giovedì 28 aprile 2016

REAL MARS

TITOLO: Real Mars

AUTORE: Alessandro Vietti

ARCHIVIO BIBLIOTECA GALATTICA - n. Ter/Sol/SEC-xxi/cat0121769ft55.

FONTE - Archivio dati eco-web-quanto-simpatico.

CATALOGAZIONE - Genere: Fantascienza sociologica.

DOC: - RECENSIONE

REAL MARS


Real Mars di Alessandro Vietti ed. Zona 42
Grazie al solerte lavoro ed impegno di ricerca tra gli archivi perduti della letteratura terrestre del XXI secolo di quei segugi dei nostri stagisti Tertulliani, qui alla Biblioteca Galattica di Archaleon VII, è stato recuperato un nuovo interessantissimo titolo di fantascienza: Real Mars, scritto dall'autore terrestre italogenovese Alessandro Vietti. Il romanzo può essere trovato ancora oggi, a distanza di più d'un secolo standard terrestre (debiti temporali esclusi), in qualche buona libreria della Bolla Locale.
Catalogato dalla Biblioteca Galattica come romanzo di Fantascienza sociologica, è possibile acquistarlo tramite l'archivio dati eco-web-quanto-simpatico terrestre del XXI secolo terrestre in versione ebook e cartacea sul sito dell'editore (Zona 42) cliccando sull'immagine a sinistra o cliccando qui.

METTITI COMODO,

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TI STA GUARDANDO.

Immagine d'ispirazione per Real Mars di Alessandro Vietti. Credit by Stregattodesign.
Immagine d'ispirazione per Real Mars di Alessandro Vietti. Credit by Stregattodesign.
"Signore e signori benvenuti a Real Mars! - esclama la Ortega dopo una pausa ad effetto. -  La più straordinaria impresa dell'era moderna, che seguiremo qui, nella diretta più lunga ed emozionante della storia della televisione. Grazie a trentasei telecamere, saremo con i quattro astronauti a bordo della Europe 1, ogni istante del loro viaggio verso Marte. Condivideremo le loro difficoltà e le loro speranze, le loro paure e i loro eroismi, le loro nostalgie e le loro gioie, in una parola le loro emozioni.
    Oggi il programma è trasmesso in chiaro, mentre da domani sarà visibile solo dagli abbonati (Mars Card disponibili nei migliori negozi a partire da 99,90€ al mese).
"

Presentato dalla "ex-ballerina, ex-modella, ex-attrice e ora stilista, scrittrice, giornalista, cantante, presentatrice e fidanzata dell'erede al trono di Spagna", Isabel Ortega; Real Mars, il reality più lungo della storia, "con le sue oltre ventimila ore di trasmissione previste" e 9 canali dedicati, audio "doppiato in tempo reale nelle diverse lingue, selezionabili premendo il pulsante GIALLO sul telecomando (oggi il servizio è gratuito)", vi darà la possibilità di seguire ogni istante della vita dell'equipaggio dell'Europe 1 formato da Kostantin Beznosov (RU) comandante, Ulrike Reimann (DE) chimica e geologa, Therèse Fernandez (FR) biologa ed Ettore Lombardi (IT), ingegnere e tecnico dei sistemi di bordo, nonché dei due criceti Brad e Angelina; che affronteranno "la più grande avventura della storia dell'umanità".  E se questo non fosse abbastanza, la programmazione prevede la visione (parziale in chiaro) degli approfondimenti in studio con la partecipazione di ospiti d'eccezione, tra i quali Robbie William e l'unica, inimitabile, MADAME! Ci collegheremo poi con il Mars Control Center, nell'European Space Operation Centre di Darmstadt avvalendoci dell'insostituibile professionalità della nostra inviata speciale: Samantha Cristoforetti...

Photocredit: yourlocalguardian.co.uk
Cos'è che spinge miliardi di persone a perdere il sonno, a smettere di lavorare, a non parlare d'altro che dell'ultimo plot twist di uno show televisivo? Cos'è che riesce calamitare così profondamente l'attenzione dei terrestri d'inizio XXI secolo perché siano completamente avvinti dalle riprese di uno spettacolo, al punto che anche un condannato a morte chieda come ultimo desiderio quello di lasciare acceso il televisore sul canale di un programma televisivo durante la sua stessa esecuzione?
Di primo impulso si potrebbe rispondere: beh, non basta l'idea di avere l'occhio costantemente puntato su un'impresa storica, di portata (inter)planetaria, ai limiti delle capacità umane? Forse. Ma probabilmente potrebbe non essere abbastanza. In un modo o nell'altro, chi ha letto o leggerà Real Mars di Alessandro Vietti, potrà avere un'idea del perché tutto questo non sarebbe, o per meglio dire, non è, abbastanza.
Quello che ci suggerisce Real Mars, è che la spettacolarizzazione di qualcosa sarà mai sufficiente per nessun spettatore. Anche e soprattutto in un reality show basato sulla realtà, l'artificio deve comunque, in qualche modo, controllare questa realtà, diventare, a sua volta, realtà. Così come noi da lettori di questo libro ne diventiamo anche spettatori, e vogliamo saperne di più, sempre di più. Aspettiamo con impazienza che dalle pagine spunti il prossimo gossip, magari scritto in forma di uno scambio di opinioni e confidenze tra amici (tanto per farci anche un po' di fatti loro), di talk show, di articolo scientifico o di cronaca, di tabloid, di sondaggio, di spot pubblicitario; qualsiasi forma assuma la notizia ci andrà bene se potrà svelarci qualcosa in più sui protagonisti che, si badi bene, dal nostro punto di vista di lettore-spettatore, non sono solo i quattro astronauti in viaggio verso Marte, ma tutto quell'arcipelago di persone che costellano lo spettacolo (come, ad esempio, il Mission Director, la psicologa della missione, la conduttrice, i produttori, gli autori, il veggente Madame, gli opinionisti, i conduttori televisivi, i giornalisti, ecc...), le famiglie degli astronauti (mogli, sorelle, ex mogli, fidanzati, ecc...), fino ad arrivare allo stuolo di spettatori che osserviamo mentre a loro volta osservano, discutono, vivono, attorno allo show.
Questo gioco di specchi osservatore-osservato ci ha ricordato il cortometraggio The Joke (La beffa) di James O. Incandenza presente nella nota 24 a pag. 76 di Infinite Jest di David Foster Wallace:
immagine di compendio articolo su Real Mars di Alessandro Vietti romanzo di fantascienza sociologica
The Joke (La beffa)
A.S. Latrodectus Mactans Productions. Pubblico come cast riflesso; 35 mm X 2 telecamere; lunghezza variabile; bianco e nero; muto.
Parodia degli «eventi specifici del pubblico» di Hollis Frampton, due videocamere Ikega-mi Ec-35 riprendono nella sala il pubblico del «film» e proiettano sullo schermo le immagini risultanti.
Il pubblico della sala che guarda se stesso guardare se stesso mentre comprende la «beffa» e si mostra sempre più imbarazzato e a disagio e ostile, comprendendo di far parte dell’involuto flusso «antinarrativo» del film.
Il primo progetto veramente controverso di Incandenza, la Film & Kartidge Kultcher di Sperber disse che «suonava inconsapevolmente la campana a morto del cinema postpoststrutturale in termini di puro fastidio».
VIDEO MAGNETICO NON REGISTRATO PROIETTABILE UNICAMENTE IN SALA; ORA NON DISTRIBUITO.
Ora, se gli spettatori di The Joke "realizzano" la beffa, quelli di Real Mars invece ne rimangono avvinti ed imprigionati. Anche se Vietti ci mostra o ci lascia intendere quali siano le perverse meccaniche del reality e dello spettacolo, c'è qualcosa che ci impedisce di non restarne vittima. Ci diciamo che è finzione, ci raccontiamo che non è altro che l'invenzione di uno scrittore, che è un libro che parla di un reality, non il reality stesso; ma alla fine dei conti, non ha importanza se sia realtà o finzione: tutto ciò che è narrato ha valore quanto qualcosa di reale per la soddisfazione del nostro inconscio desiderio di spettacolo. Non a caso, il sopracitato James O. Incandenza culminerà la sua carriera girando il famigerato e mortale "Infinite Jest", lo spettacolo dalla cui visione è talmente impossibile sottrarsi che si dimentica di qualsiasi altra cosa, persino di sopravvivergli.
Così leggendo Real Mars leggiamo noi stessi. Leggiamo di noi e del nostro incontrovertibile, incontrollabile, inconfessabile desiderio di farci gli affaracci del prossimo*.
 *Con la complicità dello scrittore-autore(metatelevisivo), ovviamente.

LEGGERE LA TV

Alessandro Vietti confeziona un racconto fortemente verosimile, sia per quanto riguarda l'aspetto scientifico (per il quale l'autore si è documentato e si è avvalso di consulenze tecniche) che per quello umano; il realismo delle storie narrate e della tecnologia utilizzata è talmente credibile che potrebbe in qualche modo allontanare il romanzo dalla fantascienza, non fosse per l'idea portante e per le satiriche ed iperboliche-ma-non-troppo rappresentazioni dello show business e della società contemporanea.
Vietti dà prova di una grande padronanza del linguaggio e della narrazione: prosa, lessico, meccaniche narrative e metanarrative sostengono un impianto narrativo articolato senza soffocarne la diegesi (la storia come pura esposizione degli eventi), ed anzi, partecipando - con un singolare gioco di ruoli - a rafforzare la trasformazione in lettore-spettatore e quindi l'immedesimazione di chi fruisce direttamente l'esperienza di Real Mars riuscendo letteralmente a farci "leggere un programma televisisvo come spettatori".
immagine di compendio articolo su Real Mars di Alessandro Vietti romanzo di fantascienza sociologica
M. C. Escher, Relatività, luglio 1953, litografia, 277×292 mm. Photocredit: Arttribune.com
Il racconto alterna il discorso a focalizzazione zero del narratore esterno, alle focalizzazioni multiple e variabili delle narrazioni interne dei vari spettatori (che sembrerebbero dei livelli metadiegetici, ovvero parti in cui il narratore racconta la storia degli spettatori che a loro volta guardano o commentano il programma mandando avanti la storia principale ed intrecciandola con la loro), spesso adottando uno stile indiretto libero, oppure spiazzando il lettore con incursioni esplicative di diverso tipo come la trascrizione realistica di articoli di giornale, stralci di interviste, di manuali di marketing, comunicati stampa, ecc.... Il romanzo diventa così un racconto corale multiforme del quale fa parte anche il lettore. Sebbene l'istanza narrativa abbia una posizione temporale simultanea al racconto, ovvero la storia venga narrata "in tempo reale", vi sono alcune anacronie in forma di prolessi (anticipazioni) molto ben congeniate che riescono a non "stonare" malgrado il loro effetto straniante.
Chiudendo il precedente siparietto intellettualoide intriso di tecnicismi letterari che ci ha fatto sentire (un po') più intelligenti, e tornando coi piedi per terra, i maggiori pregi dello stile di Vietti, a nostro parere, sono quelli di essere riuscito ad essere sofisticato senza autocompiacersi e/o diventare barocco, rendendo poetici molti passaggi senza "usar poesia", di essersi mantenuto osservatore prevalentemente imparziale (anche se ironico) per quanto possibile, laddove sarebbe potuto essere allettante e più facile fare il contrario (con il risultato di trasformare il tutto in un pistolotto moralista), di esprimersi in una prosa asciutta, articolata e creativa senza risultare artificiale.

LA CURIOSITA' UCCISE IL GATTO

Se Real Mars ci catapulta dentro un libro-reality come Bastiano ne La storia infinita, lo fa ancora di più a causa del tentativo di creare una sorta di romanzo dai connotati isocroni (che sia possibile fruire in contemporanea con gli eventi del testo) in quanto la data di uscita del libro (18 aprile) coincide con la data di lancio del programma e del razzo Ariane 8, in modo da dare la possibilità al lettore di seguire la storia in contemporanea al succedersi degli eventi del romanzo*. La cosa è fattibile, ma difficilmente si riuscirà a non cedere alla curiosità, andando avanti nella lettura di un bellissimo romanzo che attira e colpisce ad ogni passo.
Non vi nasconderò che alla fine del romanzo forse colmerete i dubbi che vi sono rimasti dando credito all'ufficio stampa dell'ESA, ai giornalisti o a vostre personalissime supposizioni circa quanto successo realmente durante la missione spaziale. Tuttavia è questo il grande merito che questo e altri riusciti romanzi hanno: quello che lascia spazio all'immaginazione ed alla riflessione di ognuno circa la percezione e la ricerca di "un centro di gravità permanente che non ci faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente", proprio come accade nel mondo reale.

*Anche se lo comprate dopo le date, non preoccupatevi: potete sempre guardarvi le repliche.


CONCLUSIONI
Speriamo vivamente nelle nostre ricerche qui alla Biblioteca Galattica di Archaleon VII, di trovare nuove opere di Alessandro Vietti, e di Zona 42 che speriamo continuino a regalarci libri come questo, del quale, ovviamente, consigliamo caldamente la lettura.

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