lunedì 11 gennaio 2016

L'UOMO CHE RICORDAVA TROPPO

TITOLO: L’uomo che ricordava troppo

AUTORE: Umberto Rossi

ARCHIVIO BIBLIOTECA GALATTICA - n. Ter/Sol/SEC-xxi/cat0121589ft80.

FONTE - Archivio dati eco-web-quanto-simpatico.

CATALOGAZIONE - Genere: Fantascienza.

DOC: - RECENSIONE

L'UOMO CHE RICORDAVA TROPPO


L'uomo che ricordava troppo romanzo di fantascienza di Umberto Rossi

L'uomo che ricordava troppo di Umberto Rossi



Tra gli archivi perduti della letteratura terrestre del XXI secolo, i nostri stagisti Tertulliani qui alla Biblioteca Galattica di Archaleon VII, hanno recuperato un singolare titolo di fantascienza: L’uomo che ricordava troppo, romanzo finalista al Premio Urania e pubblicato verso la fine del 2015 (del calendario Terrestre) dall'editrice Delos Digital, scritto dall'autore, il traduttore e critico terrestre italoromano Umberto Rossi. Il romanzo può essere trovato ancora oggi, a distanza di più d'un secolo standard terrestre (debiti temporali esclusi), in qualche buona libreria della Bolla Locale.
Catalogato dalla Biblioteca Galattica come romanzo di Fantascienza, è possibile acquistarlo tramite l'archivio dati eco-web-quanto-simpatico terrestre del XXI secolo terrestre in versione ebook cliccando sull'immagine a sinistra o cliccando qui.

RICORDANDO UN’ALTRA ROMA E UN’ALTRA ITALIA

Il protagonista di questo romanzo, Johann Hagenström, è una persona che ha perso il suo passato, o più precisamente, che ha perso uno dei suoi passati ricevendo in cambio dei ricordi frammentati che non riesce a capire se appartengano a lui o a qualcun altro. In realtà Johann, non è nemmeno del tutto sicuro che tali ricordi siano reali oppure il frutto di un meccanismo del suo subconscio per celare un qualche trauma che gli è occorso in un passato recente o in un lontano passato. In cura da uno psicanalista per cercare di uscire da questa intricata e scomoda situazione, seguiremo Johann vivere e vagare durante un afoso agosto per una Roma semideserta, cadendo vittima di quando in quando dei falsi ricordi che lo precipiteranno in esperienze a volte piacevoli, altre volte dure, e altre ancora atroci, ma in ogni caso tutte, o quasi, stranianti.

L'uomo che ricordava troppo di Umberto Rossi pseudobiblia film
Immagine d'ispirazione.
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Credit by Stregattodesign.
Roma è ancora Roma, l’Italia è ancora Italia, nella realtà in cui vive Johann, l’uomo che ricordava troppo, ma questa Roma e questa Italia non sono quelle che tutti conoscono, lievi discrepanze nelle loro storie le differenziano da quelle che ci sono familiari, e che forse esistono in una delle versioni dell’Italia e di Roma che si affacciano nei ricordi di Johann. Scartabellando ed esplorando questi frammenti di realtà attraverso i resoconti che il protagonista redige come terapia, passeggeremo assieme a lui in una Roma che in alcune versioni dei suoi ricordi è la capitale d’Italia ed in altri invece non lo è; cercheremo assieme a lui di capire in quale delle versioni alternative della sua vita Benetton è diventato presidente del consiglio ed in quale invece il sud Italia si è trasformato in un deserto; in quale altra realtà che ricorda si è tenuta la “Battaglia di Sora” ed in quale assisteremo all'impressionante atto compiuto sul Vittoriano con barattoli di vernice rossa, in un immagine che evoca un gesto a metà tra la performance artistica e l’azione dimostrativa.

UN INTRICO DI STORIE

Cosa sta succedendo alla mente del povero Johann, traduttore di tedesco, persona normalissima e tranquilla? E chi è quella donna, esotica, affascinante, che sembra conoscerlo così bene? Cosa si cela dietro la traduzione del libro “La Breccia” di un certo Flieg? Perché il libro e il film de “I Dannati di Sora” continuano a sbucare negli angoli della sua vita? Tutti i nodi verranno al pettine dopo svolte improvvise e colpi di scena sino alla rivelazione finale...