lunedì 17 marzo 2014

LUCA ROSSI - ENERGIE DELLA GALASSIA

TITOLO: ENERGIE DELLA GALASSIA
AUTORE: Luca Rossi
ARCHIVIO BIBLIOTECA GALATTICA - n. Ter/Sol/SEC-xxi/cat0160056ft31.
FONTE - Archivio dati eco-web-quanto-simpatico.
CATALOGAZIONE - Genere: Fantascienza erotica / New Wave / Fantasy / Cyberpunk
DOC: - RECENSIONE

 EROTICA GALATTICA o GALASSIA EROTICA?


Science fiction book cover Galactic Energies di Luca Rossi
Copertina edizione inglese "Energie della Galassia" di Luca Rossi
Tra gli archivi perduti della letteratura terrestre del XXI secolo, abbiamo recuperato, grazie anche a dell'impegno da parte dei nostri stagisti Tertulliani qui alla Biblioteca Galattica di Archaleon VII, l'antologia di racconti ed opera prima "Energie della Galassia" dello scrittore italotorinese Luca Rossi.


Benché il file pervenuto fino a noi su Archaleon VII sia un e-book autopubblicato, vi è motivo di credere che, data il successo dell'opera, all'epoca sia stato pubblicato in cartaceo anche presso editori terrestri.
Catalogato dalla Biblioteca Galattica come Fantascienza erotica / New Wave / Fantasy / Cyberpunk, è possibile acquistarlo tramite l'archivio dati eco-web-quanto-simpatico terrestre del XXI secolo terrestre su Amazon in formato Kindle (cliccando sull'immagine a sinistra, cliccando qui e a fondo pagina i link al sito dell'autore).

 

EROS, FANTASCIENZA & NON SOLO...

Ed ora, andiamo a cominciare: come già detto, trattasi di un'antologia di racconti che spaziano dal genere che si potrebbe definire fantascienza "classica", passando per qualche sporcatura di fantasy fino alla fantascienza erotica. Non si tratta quindi di certo di fantascienza "hard" (intesa in senso fantascientifico), ma di una fantascienza più New Wave o comunque di genere più "soft" e "fantastico"; la tecnologia solo in alcuni casi (nei racconti Rewind, Latrodectus Mactans, Il Regno di Turlis) ha un ruolo determinante o un reale peso nella storia, nella maggior parte dei racconti, tecnologia e elementi fantascientifici sono per lo più uno strumento di supporto alla tessitura di una trama orientata verso temi e soluzioni di carattere psicologico o sociale.

Lo stile è scorrevole e la struttura dei racconti ben costruita, tanto da riuscire a creare, lungo il percorso narrativo, il necessario diversivo che si risolve in stupore quando si raggiungono le rivelazioni finali di ciascun racconto. Nella maggior parte dei casi infatti, i racconti si aprono su storie di quotidiana normalità, i protagonisti non sono superuomini o personaggi particolarmente affascinanti: lo sono di contro gli accadimenti nei quali, volenti o nolenti, finiranno a vivere ed affrontare, così come misteriose, affascinanti e potenzialmente letali sono le figure femminili dipinte all'interno di essi.

Il gioco è immaginato quindi nel modo migliore, ovvero: i giocatori sono talmente ordinari da creare la giusta distanza tra loro e gli eventi e gli altri concorrenti straordinari che incrociano nelle loro vicende, così da amplificarne l'effetto destabilizzante e inusuale quando, alla fine del gioco, i nodi vengono al pettine.

DOMINATRICI & DOMINATI

Ciò che definisce in maniera più organica il corpus della raccolta è la presenza più o meno decisa della componente erotica o di dominazione femminile. Le donne presentate (siano esse donne umane o appartenenti a razze non umane ma antropomorfe e compatibili) sono nella maggioranza dei casi dominatrici, sadiche, manipolatrici o semplicemente "caratterialmente forti" alle quali l'autore corrisponde figure maschili sottomesse e spesso in situazione di inferiorità coatta o consensuale (a seconda dei casi).
Sarebbe inesatto tuttavia asserire che i racconti siano un coacervo di sesso e feticismo insensato volto ad attirare più proseliti affamati di tali argomenti: nei racconti che presentano questi elementi il sesso ed il rapporto di dominazione femminile è parte integrante della trama, non un semplice evento inserito per insaporire la storia.
La parte erotica viene vissuta ed in qualche modo analizzata, talvolta facendo i conti con il senso di colpa, in altri casi rivelando una tendenza alla scoperta dell'altro e dell'amore attraverso un'iniziale seduzione molto poco sentimentale ma molto pragmatica.

martedì 11 marzo 2014

IL DRIVE-IN: HORROR & POP-CORN

TITOLO: DRIVE-IN
AUTORE: Joe Richard Harold Lansdale
ARCHIVIO BIBLIOTECA GALATTICA - n. Ter/Sol/SEC-xx/cat0160039ft45.
FONTE - Archivio dati eco-web-quanto-simpatico.
CATALOGAZIONE - Genere: Horror/Grottesco/Fantascienza sociologica/New Wave
DOC: - RECENSIONE

drive-in Joe R. Lansdale trilogy italian cover
Drive-in - la trilogia - ed. Einaudi
Tra gli archivi perduti della letteratura terrestre del XXI secolo, pare brutto non citare uno degli autori horror più citati assieme ad una delle sue opere più citate: Joe Richard Harold Lansdale (o semplicemente J. R. Lansdale) ed il suo Drive-in.

Di opinioni a riguardo ve ne sono delle più disparate, dall'amorevole critica del fan più appassionato alla critica del critico. Quindi abbiamo pensato fosse giusto inanellare una nuova perla di modesta opinione aliena alle altre perle di oneste opinioni terrestri.
 
Catalogato dalla Biblioteca Galattica come Genere: Horror/Grottesco/Fantascienza sociologica/New Wave, è possibile acquistarlo tramite l'archivio dati eco-web-quanto-simpatico terrestre del XXI secolo terrestre su Amazon in formato Kindle (cliccando sull'immagine a sinistra, cliccando qui).
Anche stavolta si tratta di più di un libro (in tutto sono 3), ma è possibile reperirlo anche in raccolta.

 

* * * UN FILM DI SERIE B CON SANGUE E POPCORN * * *

* * * made in Texas * * *

[...] La vostra auto entra in questa selvaggia stravaganza del venerdì notte, in questa istituzione texana di feste stellari, educazione sessuale e follia, e vedete in giro gente in costume, come se fosse la sera di Halloween, gente che parla, strilla, bestemmia, fa un inferno.

[...] Sissignori, sì fratelli, l'Orbit aveva proprio qualcosa di speciale. Era romantico. Era fuorilegge. Era folle. [...]

Joe R. Lansdale the Orbit drive-in inspiration - illustration horror book
Illustrazione d'ispirazione.
Credit by Stregattodesign

Tutto inizia durante una tranquilla notte horror al gigantesco drive-in texano conosciuto come Orbit. Ovvero: immaginate il più grande drive-in del Texas, anzi, della Terra (per tutti i non umani: si tratta di un grande cinema all'aperto accessibile solo agli autoveicoli): 4000 posti auto per 6 giganteschi schermi alti 6 piani, con sei pellicole diverse proiettate contemporaneamente. Immaginatevelo il venerdì sera: la sera della Grande Nottata Horror. Un carnaio di più o meno 10.000 persone.

Sugli schermi, il meglio della produzione horror terrestre di serie B mette in scena il suo carosello splatter di finti squartamenti e depravazioni.
Poco dopo l'inizio della serata, mentre si dà fondo al primo giro di snack e bibite, il passaggio di una cometa rossa, provvista di un inquetante sorriso, imprigiona gli spettatori confinandoli nel drive-in. Ed in quel momento ha inizio la vera notte horror. Una notte della quale non si vede la fine.

La popolazione del drive-in, costretta a guardare ossessivamente pellicole horror ed a nutrirsi al chiosco dei rinfreschi - che non può offrire altro che hot-dog, pop-corn e bibite - gradualmente regredisce ad uno stato di barbarie e violenza. Infanticidi, violenze sessuali, cannibalismo e sopraffazione diventano i primitivi mezzi di sopravvivenza di questo inquietante "closed world", mentre gli scenari splatter dei film horror che girano perennemente sugli schermi non diventano che una pallida ombra al cospetto della degenerazione umana reale che vi si consuma di fronte. Mostruoso, depravato e selvaggio, l'Orbit si trasforma in un girone dantesco post-moderno nel quale i doni dei mostruosi totem del consumo vengono accolti dai loro fedeli forzati come ricompense per la propria paura e sottomissione, e dal quale etica, morale, senso di colpa, compassione e sentimento vengono banditi ed ogni freno inibitore, a parte quello dettato dalla paura, viene rimosso.

Lo scrittore terrestre Lansdale racconta il tutto con uno stile diretto e asciutto, senza tante chiacchiere e senza risparmiare nulla al lettore, senza timore di mostrare il marcio e le meschinità presenti anche nei protagonisti (sebbene nel loro caso non travalichi mai determinati limiti). I dialoghi di protagonisti e comparse sono pervasi di ironico cinismo dettato da un necessario senso di sopravvivenza all'orrore che sfocia in battute esilaranti di un'houmor macabro crudo e feroce che colpisce non solo per la nota comica (anche piuttosto grossolana, o per meglio dire "texana"), ma soprattutto per il retrogusto tragico e disilluso che lascia in bocca. Tale houmor è una costante dell'autore terrestre ed è presente in molti altri lavori dello stesso autore, quindi parte integrante di una personale visione del mondo e delle sue grottesche manifestazioni.

IL SIGNORE DEI CONSUMI


Non è la prima volta che il tema dell'imbarbarimento dell'uomo di fronte ad una situazione di isolamento e di riduzione sempre più ampia delle risorse viene trattato da un'autore terrestre. Per chi fosse interessato (mi riferisco soprattutto ai lettori Tapparellidi), nella letteratura terrestre vi sono degli altri libri di illustri autori terrestri precedenti ed antecedenti a Lansdale che hanno affrontato tali temi, ad esempio: William Golding con il suo "Il signore delle mosche",  J. G. Ballard  con il suo "Il condominio" (High-Rise) fino al più recente e famoso "La strada" di Cormac McCarthy.